Un nuovo progetto televisivo si sta concretizzando nella capitale: ha preso il via a Roma la produzione della serie Portobello, un’opera che ricostruisce la complessa storia di Enzo Tortora, noto conduttore televisivo. La serie, composta da sei episodi, è una coproduzione tra diverse realtà cinematografiche, tra cui Our Films e Kavac Film, e vede anche la collaborazione di Arte France e The Apartment Pictures, parte del gruppo Fremantle. La trama si concentra sulla vicenda personale e giudiziaria di Tortora, che, a partire dal 1977, guerra di fronte pubblica e privata, ha affrontato gravi accuse che hanno segnato la sua vita professionale e personale.
La drammatica storia di Enzo Tortora
Enzo Tortora, famoso per il suo programma Portobello, ha vissuto un’esperienza devastante che ha avuto ripercussioni sul suo status di celebrità. Accusato da alcuni collaboratori di giustizia di far parte di un’organizzazione camorristica attiva nel traffico di droga, Tortora ha subito un lungo periodo di detenzione e un processo che lo ha portato a diventare un simbolo di ingiustizia. La sua prima detenzione avvenne nel 1983, evento che scatenò un’ondata di indignazione e sostegno da parte del pubblico. La sua popolarità non bastò a salvarlo dalle accuse, e si trovò coinvolto in un’odissea legale che durò anni.
Nel corso del processo, Tortora mantenne la sua innocenza, affrontando con coraggio le calunnie e la cattiva fama risultante dalle accuse. La lotta di Tortora culminò nel 1987, anno in cui fu finalmente assolto da tutte le imputazioni. Purtroppo, l’impatto emotivo e fisico della vicenda lo segnò profondamente. Marco Bellocchio, regista della serie, ha evidenziato come Tortora sia stato un “lottatore”, ma la sua battaglia lo abbia portato a risultati tragici, culminando nella sua morte nel 1988, a causa di un male incurabile.
Questa serie rappresenta non solo un tributo alla figura di Tortora, ma anche un’opportunità per esplorare i temi della giustizia, della verità e dell’ingiustizia sociale in un’epoca in cui la narrazione pubblica era soprattutto mediata dalla televisione. Portobello non è solo un programma di intrattenimento; è anche simbolo di una lotta contro i pregiudizi e le ingiustizie.
Dettagli sulla produzione e sul cast
Le riprese di Portobello sono ufficialmente iniziate a Roma e non si limiteranno alla sola capitale. Saranno incluse anche altre località emblematiche come la Sardegna, la Campania e la Lombardia, in un tentativo di ricreare l’ambientazione storica e culturale della vita di Tortora. Questo approccio territoriale arricchisce la narrazione, conferendo una dimensione più profonda alla vita del conduttore e alle sue esperienze.
Il cast della serie è di alto profilo, con Fabrizio Gifuni nel ruolo principale di Enzo Tortora. Gifuni è noto per il suo talento attoriale e la sua capacità di interpretare ruoli complessi, il che lo rende particolarmente adatto a rappresentare una figura così articolata. Al fianco di Gifuni, ci saranno Lino Musella, Romana Maggiora Vergano, Barbora Bobulova, Alessandro Preziosi e Fausto Russo Alesi, tutti attori di grande talento che contribuiranno a dare vita a questa intensa storia.
La sceneggiatura è stata scritta da un team composto da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore, i quali hanno collaborato per tradurre in immagini e dialoghi l’odissea di Tortora. Bellocchio ha affermato di voler approfondire la psicologia del personaggio, escludendo di trasformarlo in un “santino”, portando lo spettatore in un viaggio emotivo e complesso.
La serie si preannuncia non solo come un prodotto di intrattenimento, ma anche come un’importante riflessione sulle dinamiche sociali e sulla giustizia, tematiche che restano incredibilmente attuali nel contesto contemporaneo. Il pubblico potrà seguire le evoluzioni di Portobello in tv e al cinema, con una data di uscita ancora da definire ma attesa con trepidazione.