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Craig Barron protagonista al Teatro Verdi di Pordenone con una lezione sugli effetti speciali

Il 9 ottobre 2023, il Teatro Verdi di Pordenone ospiterà un evento speciale all’interno delle Giornate del Cinema muto: la Jonathan Dennis Memorial Lecture tenuta da Craig Barron. L’artista degli effetti speciali, noto per il suo contributo a oltre 100 film, tra cui il vincitore del Premio Oscar “Il curioso caso di Benjamin Button“, offrirà una panoramica affascinante sull’evoluzione degli effetti visivi nel cinema, rendendo omaggio al fondatore del New Zealand Film Archive.

La carriera di Craig Barron e il suo impatto nel cinema

Craig Barron è un artista degli effetti speciali riconosciuto globalmente, il cui lavoro ha lasciato un segno indelebile nell’industria cinematografica. Vincitore di un Premio Oscar, Barron ha accumulato un’impressionante esperienza lavorando a progetti di grande fama, dai blockbuster moderni a film più sperimentali. La sua carriera si è contraddistinta per l’impegno nel combinare tecnologie innovative con una profonda comprensione della narrazione cinematografica.

Barron è anche un noto storico del cinema e docente universitario, impegnato nell’educare le nuove generazioni sui segreti dell’industria cinematografica. La sua passione per il cinema lo ha portato a esplorare le origini degli effetti speciali, analizzando come i pionieri del settore abbiano aperto la strada a tecniche che oggi consideriamo standard. All’evento di Pordenone, gli spettatori potranno apprendere dettagli sulla carriera di Barron e il suo contributo al mondo degli effetti visivi.

Un viaggio attraverso le origini degli effetti speciali

Durante la Jonathan Dennis Memorial Lecture, Barron guiderà il pubblico in un viaggio affascinante attraverso la storia degli effetti speciali. Partendo dai primordi del cinema, l’attenzione si concentrerà sulle innovazioni di figure come Georges Méliès, famoso per la sua capacità di mescolare magia e cinema. Barron discuterà dell’incontro casuale di Méliès con la tecnica della sostituzione, un momento cruciale che ha cambiato per sempre il modo in cui gli effetti visivi vengono concepiti.

L’artista rivelerà anche il suo percorso personale nella ricreazione dello studio di vetro di Méliès per il film “Hugo Cabret” diretto da Martin Scorsese. Attraverso l’analisi di film storici, Barron metterà in evidenza come queste tecniche primitive abbiano gettato le basi per ciò che oggi conosciamo come effetti visivi nel cinema contemporaneo. Questo segmento della lecture offrirà spunti interessanti non solo per appassionati di cinema, ma anche per chi è curioso di scoprire le origini di ciò che oggi spesso diamo per scontato.

L’arte di Chaplin e altre scoperte nel cinema muto

Un altro aspetto centrale della lecture sarà l’analisi dell’opera di Charlie Chaplin e dell’uso creativo degli effetti speciali nei suoi film. Barron esaminerà come Chaplin sia riuscito a utilizzare tecniche visive per amplificare la sua narrazione comica, creando momenti indimenticabili. L’interesse per la maestria di Chaplin si collegherà alla storia del travelling matte, precursore della moderna tecnologia green-screen, di cui Barron tracerà le origini e le applicazioni nel cinema muto.

Inoltre, la lecture non si fermerà solo all’analisi di pellicole celebri, ma offrirà un’indagine dettagliata sui trucchi e le tecniche utilizzate in film come “Safety Last!” di Harold Lloyd, evidenziando il genio dietro a scene iconiche di quest’epoca. Questo focus non solo metterà in evidenza le abilità artistiche di questi pionieri, ma aprirà anche una finestra sulla rinnovata rilevanza degli effetti speciali nella narrativa cinematografica.

L’eredità di Ned Mann e i film catastrofici

Un momento significativo della lecture sarà dedicato all’eredità di Ned Mann, uno degli artisti degli effetti speciali più influenti, noto per il suo lavoro nel film “The Winning of Barbara Worth” del 1926. Considerato uno dei primi esempi di film catastrofici, questo progetto ha segnato un punto di svolta nell’uso degli effetti speciali. Barron esplorerà le tecniche impiegate da Mann, rivelando la creatività e la pioneristica applicabilità degli effetti visivi di quel periodo.

La conclusione del viaggio di Barron nella storia degli effetti speciali non solo servirà a celebrare il passato del cinema, ma proporrà anche riflessioni su come queste tecniche abbiano evoluto il modo in cui raccontiamo storie visive oggi. Il pubblico avrà così l’opportunità di rimanere colpito da un’arte spesso invisibile ma fondamentale per l’immaginario collettivo del cinema moderno.

Chiara Caputo

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