Francesco Costabile ha creato una narrazione cinematografica intensa e significativa con il suo film ‘Familia’, in sala dal 2 ottobre. Questo progetto è emerso in seguito a significative testimonianze di donne diverse tra loro, unite da esperienze comuni di violenza. Attraverso la lente di esperienze personali, ‘Familia’ affronta il tema della violenza domestica, un problema che, purtroppo, continua a persistere in molte società.
il percorso creativo dietro il film
La genesi di ‘Familia’ nasce dopo le proiezioni di ‘Una femmina’, prima opera di Costabile, del 2022. Le interazioni con il pubblico, in particolar modo con una giovane ragazza cinese in Francia che ha condiviso la sua storia di violenza, hanno colpito profondamente il regista, ispirandolo a esplorare ulteriormente il tema. Costabile ha sottolineato l’importanza di affrontare argomenti di questo tipo ancor prima di leggere ‘Non sarà sempre così’ di Luigi Celeste, una storia autobiografica che narra le esperienze dell’autore con la violenza domestica e il tragico esito che ha portato a uccidere il padre violento.
Il film è stato accolto positivamente al Festival di Venezia, dove Francesco Gheghi ha ricevuto il premio per la migliore interpretazione maschile nella sezione Orizzonti. Questo riconoscimento mette in evidenza l’importanza del ruolo e dell’impegno attivo del cast nel trasmettere le sfide emotive dei loro personaggi.
un dialogo sulla violenza di genere
Nella Casa internazionale delle Donne di Roma, un centro storico dedicato alla carriera e alla sensibilizzazione femminile, Costabile, insieme al cast, ha discusso il film e il significato del lavoro svolto. Giulia Minoli, presidente della Fondazione Una nessuna centomila, ha evidenziato la complessità del tema trattato nel film, che si scontra con il modo semplificato in cui viene rappresentato dalla comunicazione pubblica. Il film, come ha commentato, non si limita a mostrarti le conseguenze della violenza, ma cerca di esplorarne le radici e la complessità emotiva.
L’interpretazione delle dinamiche della violenza sulle donne ha richiesto agli attori di riflettere profondamente sui loro ruoli. Francesco Gheghi ha parlato della sua esperienza e delle sue insicurezze riguardo al trattamento del personaggio femminile, sottolineando l’importanza di rappresentare fedelmente le complessità relazionali. Francesco Di Leva, che interpreta il marito violento, ha condiviso le sue preoccupazioni sull’essere associato a un personaggio così negativo, rivelando il conflitto interiore che ha dovuto affrontare per incarnare un ruolo tanto difficile.
un contesto storico e sociale
‘Familia’ non è solo un’opera cinematografica contemporanea, ma racchiude anche una storia che affonda le radici nel 2008, un periodo in cui in Italia non esistevano normative specifiche contro lo stalking e dove la violenza assistita, così come la legge ‘codice rosso‘, erano concetti ancora lontani dalla realtà. Sebbene il contesto legale sia cambiato nel corso degli anni, il film sottolinea la necessità di una continua educazione e sensibilizzazione riguardo alla violenza domestica.
Per affrontare questa necessità, ‘Familia’ sarà proiettato anche nelle scuole, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni sulla gravità di tali situazioni. Questo progetto educativo è essenziale non solo per prevenire la violenza futura, ma anche per incoraggiare un dialogo aperto e onesto su un tema che è spesso stigmatizzato e taciuto.
Il film, dunque, si propone come un’importante risorsa sia artistica che sociale, affrontando le dolorose realtà vissute da molte donne e invitando il pubblico a riflettere ulteriormente su questi argomenti cruciali.