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Paolo Cognetti presenta ‘Fiore mio’: un viaggio intimo tra montagna e introspezione

‘Fiore mio’ segna il debutto di Paolo Cognetti nel mondo del cinema come sceneggiatore, regista e attore. Questo documentario verrà proiettato in anteprima italiana durante la 65/a edizione del Festival dei Popoli, un importante appuntamento per il cinema documentario internazionale. L’evento di apertura si terrà a Firenze, presso il cinema La Compagnia, sabato 2 novembre alle ore 20.30.

La pellicola arriva dopo il grande successo de ‘Le otto montagne’, un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Cognetti, che ha ottenuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2022. ‘Fiore mio’ è prodotto da un team di alto profilo, inclusi Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e Edi Effetti Digitali Italiani, e supportato dalla Film Commission Valle d’Aosta. Dopo la proiezione in Italia, il documentario sarà distribuito a livello internazionale, ampliando la visibilità di Cognetti come figura di riferimento nel panorama cinematografico.

Un viaggio nella montagna di Cognetti

Il tema centrale di ‘Fiore mio’ è quello della montagna, un elemento ricorrente nella poetica di Paolo Cognetti. La montagna non è solamente un contesto fisico, ma diviene un simbolo di introspezione e di esplorazione interiore. Dopo aver esplorato il grandeur della natura al di là dell’oceano con il documentario ‘Sogni di Grande Nord’, incentrato sulle orme di Christopher McCandless, Cognetti torna a una dimensione più personale e vicina.

Questa volta, la sua scelta ricade sul Monte Rosa, un luogo che non rappresenta solo un’icona geografica, ma è anche una metafora delle esperienze e delle emozioni umane. Il regista utilizza la trama per condurre lo spettatore in una riflessione profonda sulla relazione tra l’individuo e l’ambiente circostante, sviluppando un racconto che invita alla contemplazione.

In ‘Fiore mio’, la montagna diventa un personaggio a tutti gli effetti, un compagno di viaggio. Attraverso immagini suggestive e narrazioni vissute, il documentario offre uno sguardo autentico sulla natura e sull’esperienza umana. La scelta di un linguaggio intimo e mai scontato è una delle caratteristiche distintive di Cognetti, permettendo al pubblico di sentire la potenza e la bellezza dei luoghi in cui si muove.

Un debutto atteso e con significato

L’uscita di ‘Fiore mio’ è prevista nei cinema italiani il 25, 26 e 27 novembre e si attende con grande interesse l’accoglienza del pubblico e della critica. Il debutto di Cognetti come regista si inserisce in un panorama culturale che valorizza sempre di più il genere del documentario, un medium che permette di esplorare temi complessi e profondi con una narrazione visiva potente.

La scelta di partecipare al Festival dei Popoli, uno dei festival di documentario più importanti al mondo, non fa che sottolineare l’ambizione di Cognetti di posizionarsi come figura di spicco nel cinema contemporaneo. Il festival non solo copre una vasta gamma di storie e argomenti, ma premia anche l’autenticità e la qualità del contenuto.

La distribuzione internazionale di ‘Fiore mio’ rappresenta un’opportunità unica per l’autore di raggiungere un pubblico più ampio e diffondere la sua visione artistica oltre i confini nazionali. Con un’altra narrazione delle esperienze vissute tra montagna e ricerche interiori, Paolo Cognetti si prepara a conquistare anche il mondo del cinema.

Donatella Lombardi

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