Silvio Soldini: dal laboratorio FilmLab al nuovo film “Le Assaggiatrici” ispirato a un bestseller

Silvio Soldini, regista e direttore artistico di FilmLab, si prepara a lanciare il suo nuovo film “Le Assaggiatrici”, mentre promuove la formazione di giovani cineasti attraverso progetti innovativi.
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Il regista Silvio Soldini, noto per la sua creatività e la volontà di affrontare nuove sfide nel suo lavoro, rivela in un’intervista all’ANSA il suo attuale impegno nel campo cinematografico. In qualità di direttore artistico di FilmLab, un progetto dell’OffiCine IED, Soldini non solo si occupa di formazione, ma sta anche preparando il suo nuovo film, “Le Assaggiatrici”, tratto dall’acclamato romanzo di Rosella Postorino.

FilmLab e l’importanza della formazione

FilmLab è un laboratorio permanente dedicato alla formazione cinematografica, nato oltre dieci anni fa grazie all’iniziativa di Cristina Marchetti e gestito dall’Istituto Europeo di Design . Questo progetto si propone di supportare giovani cineasti nella realizzazione di cortometraggi e nella crescita professionale. Soldini sottolinea che ogni film rappresenta una sfida unica, poiché ogni progetto è un prototipo di qualcosa di mai visto prima. La varietà dei generi, dal dramma alla commedia e al documentario, offre sempre nuovi stimoli e opportunità di apprendimento.

All’interno di FilmLab, i giovani cineasti già esperti possono contare su un accompagnamento attento, che mira a farli migliorare anche attraverso gli errori e le difficoltà incontrate. Nel 2024, il laboratorio ha già lanciato cortometraggi come “Piccoli passi” di Nicolò Riboni e “Ronzio” di Niccolò Donatini, evidenziando l’importanza della creatività giovanile e il loro talento. La partnership con Cosmetica Italia durante la Milano Beauty Week ha ulteriormente accresciuto la visibilità del laboratorio. A questi si aggiungono i nuovi progetti “Viola” ed “Echo”, che affrontano il tema della violenza economica, dimostrando un impegno verso questioni sociali rilevanti.

Il film “Le assaggiatrici”: trama e produzione

Il nuovo film di Soldini, “Le Assaggiatrici”, rappresenta un passo significativo nella sua carriera, essendo la sua prima esperienza con un film in costume. Ispirato dal romanzo dell’autrice Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello nel 2018 e tradotto in 46 paesi, il film si preannuncia come un’opera evocativa. La storia è ambientata nell’autunno del 1943 e segue la giovane Rosa, interpretata da Elisa Schlott, che fugge da Berlino per rifugiarsi in un piccolo villaggio.

Tuttavia, la tranquillità della sua nuova vita viene interrotta quando le donne del paese, tra cui Rosa, vengono selezionate per il compito pericoloso di assaggiare i cibi destinati a Adolf Hitler nel suo vicino quartier generale, noto come la Tana del Lupo. La cinematografia di Soldini si arricchisce così di una narrazione intensa e di un’ambientazione storica carica di significato. La produzione è affidata a Lumière & Co in collaborazione con Tarantula e Tellfilm, mentre Vision Distribution si occuperà della distribuzione.

Riflessioni finali sul futuro del cinema

Attraverso l’evoluzione di progetti come FilmLab e opere come “Le Assaggiatrici”, Silvio Soldini dimostra non solo di essere un regista di talento, ma anche un mentore impegnato a promuovere nuove generazioni di cineasti. La sua determinazione nel cercare costantemente nuove sfide si riflette nelle sue opere e nei percorsi formativi che sostiene. In un’epoca in cui l’industria cinematografica affronta molteplici stadi di trasformazione, l’approccio di Soldini rappresenta uno spunto interessante e stimolante per l’intera comunità del cinema.

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