Il film “Vermiglio“, opera della regista Maura Delpero, ha recentemente ricevuto un riconoscimento significativo, vincendo il Leone d’argento – Gran premio della giuria al Festival del Cinema di Venezia. Questa pellicola, realizzata in gran parte con attori non professionisti e girata nel dialetto della Val di Sole, è stata scelta come film rappresentante dell’Italia per la selezione agli Oscar, creando grande attesa nel panorama cinematografico.
“Vermiglio è un racconto d’amore che esplora legami familiari e tradizioni, ambientato nell’ultimo anno della seconda guerra mondiale.” Il film si sviluppa in un piccolo paesino alpino, dove la vita quotidiana è influenzata dalle tensioni del conflitto. Al centro della narrazione c’è un grande nucleo familiare che accoglie un figlio soldato tornato dal fronte, insieme a un suo commilitone siciliano che ha disertato. Questa presenza, apparentemente estranea, innesca una serie di eventi che mettono a repentaglio la già fragile tranquillità della famiglia.
La scelta di utilizzare un cast di non professionisti, selezionati con attenzione per i loro ruoli, conferisce al film una freschezza e un’autenticità rare nel cinema contemporaneo. La regista ha voluto mantenere un rigore stilistico, enfatizzando il dialetto locale per restituire la tessitura culturale della Val di Sole. Questo aspetto linguistico arricchisce la narrazione, creando un legame profondo tra il pubblico e i personaggi, e rendendo l’esperienza visiva tanto più coinvolgente.
Dopo il trionfo al Festival di Venezia, dove ha ottenuto consensi quasi unanimi, “Vermiglio” è stato selezionato per rappresentare l’Italia nella competizione per il premio Oscar. Maura Delpero ha accolto con gratitudine questa opportunità, riconoscendo la grande considerazione che il suo lavoro ha ricevuto. La regista, pur consapevole della competizione agguerrita, esprime una serenità derivata dal duro lavoro svolto e dal feedback positivo ricevuto dai fruitori del film.
La corsa agli Oscar prevede tappe decisive: il 17 dicembre si conoscerà la shortlist dei film candidati, mentre le nomination ufficiali saranno annunciate il 17 gennaio. La cerimonia di premiazione si terrà a Los Angeles il 2 marzo 2025. La regista ha dichiarato di essere orgogliosa e onorata, ribadendo di sentirsi un’outsider nella scena cinematografica, ma con la determinazione di continuare il suo percorso artistico.
In un contesto cinematografico già ricco di eccellenze, “Vermiglio” si trova a dover competere con altri film di spessore, tra cui “Parthenope” di Paolo Sorrentino. Quest’ultimo, regista pluripremiato, ha già scritto pagine importanti nel cinema italiano e internazionale, avendo vinto un Oscar per “La Grande Bellezza“. Tuttavia, la sorprendente affermazione di “Vermiglio” al Festival di Venezia ha cambiato le percezioni, spingendo i commissari a riconoscere il valore del film di Delpero.
Sorrentino, con garbo, ha già espresso il proprio sostegno a “Vermiglio“, evidenziando l’importanza di sostenere la cinematografia italiana nell’arena internazionale. La competizione è intensa, ma l’affermazione di Delpero rappresenta anche una nuova voce nel panorama del cinema nostrano, capace di raccontare storie radicate nella tradizione, ma con un approccio inedito e innovativo.
“Vermiglio” è un film le cui origini si intrecciano con il sistema produttivo italiano, fatto di sfide e opportunità. Costato circa 4 milioni di euro, il film ha beneficiato di finanziamenti pubblici, una situazione attualmente sotto scrutinio e discussione all’interno dell’industria cinematografica. La pellicola è stata realizzata in parte dalla stessa Maura Delpero attraverso la neonata Cinedora, in coproduzione con Rai Cinema e Charades Productions.
Allo stesso tempo, il film ha trovato una buona distribuzione nelle sale italiane e sta per essere lanciato anche nel mercato nord-americano. Queste opportunità di distribuzione, essenziali per il successo internazionale, accompagnano il film in un viaggio di scoperta che potrebbe trascenderne i confini nazionali e attrarre un pubblico più ampio. Con il supporto di società di distribuzione come Lucky Red, Sideshow e Janus Films, “Vermiglio” potrebbe trovare la sua strada anche in contesti cinematografici esteri, aumentando ulteriormente la sua visibilità e apprezzamento.
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